Forever Flying
Autore: Bob Hoover
Ed: Atria Books – 1997
Genere: Narrativa – 320 pagg.
L’autobiografia di uno dei più grandi piloti collaudatori della storia dell’aviazione. La vita interamente dedicata al volo di un uomo che nella sua carriera è partito dai biplani degli anni venti per arrivare ai caccia supersonici. Assolutamente imperdibile.
Diciamo subito che purtroppo, come si evince dal titolo, questo libro è in Inglese e non è disponibile una traduzione in Italiano. E’ davvero un peccato perchè si tratta dell’autobiografia di uno dei più grandi piloti mai vissuti: Bob Hoover.
Nato nel 1922 e guadagnatosi il suo primo brevetto di pilota a soli 16 anni (spendendo per ogni ora di istruzione tutto lo stipendio di due settimane come garzone in un negozio), Hoover inizia a volare in alcuni circhi dell’aria, molto popolari negli anni trenta ed entra nell’aviazione degli Stati Uniti combattendo nella Seconda Guerra Mondiale come pilota di caccia. Sono narrate nel libro molte vicende di questo periodo di guerra finchè durante uno scontro con una pattuglia tedesca Hoover viene abbattuto e si fa un intero anno di prigionia nazista.
Negli anni 50 diviene uno dei principali piloti collaudatori del costruttore North American Aviation, successivamente NAA_Rockwell.
E’in questo periodo che Bob Hoover matura una notevole esperienza nel campo del collaudo dei velivoli ad alte prestazione ed ha l’opportunità di assistere ad eventi fondamentali nel progresso dell’aerospazio come il primo volo supersonico sull’X1 di Chuck Yeager durante il quale Hoover era a bordo del caccia d’appoggio (chase plane).
Sebbene con ruoli via via sempre più manageriali, Hoover rimane molto interessato al volo in prima persona e durante la guerra di Corea prende anche parte ad alcune azioni aeree di combattimento nell’ambito di un programma per la dimostrazione di un nuovo sistema di puntamento.
Nel 1986 Hoover decise di ritirarsi dall’attività professionale ma continuò a volare ed anche ad esibirsi negli air show, ritrovando le sue origini di “barnstormer”. Famossissima la sua “Energy Conservation Manouver” a bordo del Rockwell Twin Commander, un tranquillo commuter bimotore, con cui per anni ha strabiliato le folle eseguendo looping, tonneau ed atterraggio a motori spenti (!!).
All’età di 70 anni le sfide di Hoover arrivarono a quella più dura, contro la stessa FAA che decise di revocargli la licenza di volo a causa dell’età. La battaglia legale durò ben tre anni (nel frattempo Hoover conseguì la licenza di pilota commerciale Australiana) fino a riottenere il suo brevetto USA con piena soddisfazione.
Insomma “Forever Flying” è un libro che non può mancare sullo scaffale del vero appassionato d’aviazione anche perchè Hoover è stato un o dei pochi fortunati a poter stringere personalmente la mano ai “pilastri” della storia del volo ed alcuni aneddoti raccontano questi incontri. Da giovane ebbe infatti l’occasione di incontrare personalmente Orwille Wright, più tardi ebbe l’onore di collaborare con Charles Lindbergh e di conoscere Yuri Gagarin e Neil Armstrong oltre ad aver lavorato e volato in ala con Chuck Yeager.
Privilegi d’altri tempi..