Portarsi a casa il giocattolo…
Siamo arrivati a Brussels, Vincenzo ed io, il Mercoledì 16 Febbraio in tarda serata e dopo una frugale cena ad Antwerpen, siamo andati a dormire. La mattina presto siamo andati all’aeroporto dove abbiamo preso in consegna l’aereo, un Cessna R182 RG con marche belga OO-DVJ. Carte, cartine, cartelle e, siccome la burocrazia è tanta, siamo arrivati ad essere quasi pronti per la partenza solo nel pomeriggio. Considerando che il volo di trasferimento per Firenze attraverso la Francia, prima tappa prevista, ha una durata stimata di 130 minuti, compiliamo un piano di volo con decollo per le 15,00 Zulu. Perdiamo un pò di tempo per fare rifornimento alle pompe di benzina Self Service in quanto siamo in coda fra elicolleri ed aerei leggeri.
No problems, ma il tempo passa e si avvicina la sera, il tempo…. non è eccezionale e se avessimo un pò di vento contrario si rischia di arrivare verso l’imbrunire in un aeroporto che non si conosce.
Inutile rischiare. Niente! Domani è un antro giorno.
Nel frattempo decidiamo di fare un giro su Antwerp. Decollo, inbound ad un Vor a 10 NM di distanza e quindi un avvicinamento ILS/NDB con atterraggio dopo 35 minuti di volo. Riposizioniamo l’aereo in hangar e ci prepariamo ad un’altra notte di attesa.
Venerdì mattina alle 6,30 LT sveglia, colazione e trasferimento in apt. Alle ore 8.00 precise, siamo all’Aro per le ultime condizioni meteo: Aeroporto di partenza, di arrivo, intermedi. TAF 9H, TAF 18H, METAR, piano di volo. Tutto è pronto anche perchè il volo era stato pianificato la settimana prima, controllato, ricontrollato e ricontrollato. VOR, NDB, Aerovie, Punti di riporto, rotte, tempo di percorrenza. Mi sembra di ricordare quasi tutti i punti di riporto le prue ed i tempi di percorrenza a memoria. Ora la sola cosa che conta sono le condizioni meteo che, a quanto sembra non sono eccezionali. Sono previste nevicate sia sul Belgio che sulla Francia centro-settentrionale. Ceiling basso, scattered a 3000, BROKEN a 4000/5000 visibilità generalmente oltre i 10 KM. Decidiamo di partire e di puntare subito in alto a livello 75 anche perchè il vento, oltre 15 nodi, è a favore. Alle 9.02 Zulu, ci autorizzano al punto attesa pista 11 e quindi allineamento e decollo. Motore, e via…virata a destra e su fino a 2500 iniziali e successivamente, dopo il Vor, a livello 75. Siamo sopra le nuvole e con il sole splendente si vede l’orizzonte intorno a noi. Sotto di noi le nuvole sembrano rincorrersi; nuvole bianche e, a sprazzi, campi innevati; ancora nuvole e città con le strade nere ed i tetti bianchi di neve. Dopo due ore di volo si arriva a ROANNE. Ci dicono “un aeroporto minore” di soli 1200 metri con un Vor, l’Aro, l’Aero Club e, meraviglia, nessun traffico riportato, 3 Euro e qualche spicciolo di tasse aeroportuali. Dopo il rifornimento di carburante decidiamo di ripartire perchè sono previste ancora circa 3 ore di volo per arrivare a Firenze.
Nessun problema. Ci autorizziamo dopo una “Blind trasmission” in quanto l’aeroporto è chiuso per la pausa pranzo, e decolliamo per la 02 con virata a destra e nuovamente in salita fino al livello 75. Proseguiamo senza problemi attraverso la Francia verso Nizza dove, per motivi di visibilità, saliamo a livello 95 che manteniamo fino all’arrivo al punto Berok. Infine, dopo 160 minuti di volo, in anticipo sulla tabella di marcia, atterriamo felicemente a Firenze.
Mauro Mazzoni.