Ultime notizie sugli ormai “famosi” piani di volo obbligatori, di seguito riportiamo l’articolo apparso sul sito dell’Aeroclub d’Italia.
“Come pianificato il giorno 16 gennaio u.s. si è tenuta presso l’ENAC la riunione per finalizzare le modifiche da apportare a quanto recentemente introdotto per i piani di volo.
Alla riunione erano presenti tutti gli interessati: ENAC, ENAV, A.M., AeCI ed AOPA, sancendo, di fatto, una stretta collaborazione tra normatori/gestori ed utilizzatori del servizio del traffico aereo.
Nel corso della riunione è stato concordato di sostituire il “piano di volo ridotto” con un “piano di volo abbreviato” che si presenta solo in frequenza, tranne nel caso di lettere di accordo che prevedono diverse modalità (avio/eli superfici/campi volo all’interno di spazi aerei controllati), comunicando:
identificazione dell’aeromobile;
tipo dell’aeromobile;
punto di entrata (o aeroporto di origine);
punto di uscita ;
numero persone a bordo.
In particolare, detto piano di volo abbreviato potrà essere presentato per voli diurni:
che originano e terminano nello stesso aeroporto e si svolgono all’interno del CTR/ATZ;
che originano e terminano all’interno dello stesso/a CTR/ATZ in aeroporti differenti;
che decollano da un aeroporto controllato per uscire dall’ATZ o dal CTR;
in ingresso in spazio aereo controllato che terminano in un aeroporto controllato;
che attraversano porzioni di spazio aereo controllato;
che decollano da aeroporti non controllati contenuti in CTR o ATZ controllati e diretti fuori dal CTR/ATZ controllato;
diretti ad un aeroporto non controllato contenuti in un CTR o ATZ controllati.
Altro punto degno di nota è l’accettazione del concetto di aeroporto stabilito da SERA: “area delimitata su terra o acqua (comprendente gli edifici, le installazioni e gli impianti) o su una struttura fissa, offshore fissa o galleggiante, destinata in tutto o in parte all’arrivo, alla partenza e al movimento di superficie di aeromobili”. In tale definizione, in pratica, rientrano anche i campi di volo.
Quanto concordato, ovviamente, dovrà essere approvato ufficialmente dall’ENAC (dal Consiglio di Amministrazione), ma si prevedono tempi brevi per l’introduzione delle citate modifiche.”